Molti laser presentano una particolare capacità, detta bio-modulazione o bio-stimolazione che consiste nel poter aumentare le capacità delle cellule dell’organismo.

Alcune lunghezze d’onda, con determinati parametri di potenza, tempo e modalità d’impiego sono infatti in grado di aumentare alcune funzioni metaboliche delle cellule.

Questo aumento di energia e di attività delle cellule comporta una reazione più rapida ed efficace nei confronti di processi patologici.

Queste attività sono state studiate da molti anni e sono scientificamente accertate.

Molti sono i campi di impiego, dalla traumatologia, alla dermatologia, alla tricologia, all’odontoiatria.

Moltissimi individui soffrono di afte o di lesioni da Herpes ricorrenti.

Le afte orali sono lesioni ulcerative che compaiono sulle mucose e che hanno una durata media di circa 7 giorni. Provocano dolore e talvolta limitano la funzione.

Il laser con lunghezza d’onda 635-660 Nm è in grado, con i parametri corretti, di bloccare immediatamente lo sviluppo della lesione aftosa e di innescare la guarigione nel giro di 1 giorno con una sostanziale azione antidolorifica e rigenerativa.

Anche le lesioni da Herpes, molto comuni su labbra e zone peri-nasali vengono immediatamente ridimensionate e accelerate nelle loro scomparsa con queste applicazioni di laser.

Nel caso dell’Herpes, il laser innesca un aumento delle difese immunitarie locali che sono quindi in grado di combattere il virus.

Chiaramente non si tratta di cure definitive in quanto le cause non vengono eliminate, ma possono rendere estremamente tollerabile il decorso.

Si tratta di applicazioni totalmente indolori, senza calore e senza una azione ablativa. Non si tratta di “bruciare” le lesioni ma solo di applicare una luce fredda nell’area.

L’applicazione dura pochi secondi e genera immediatamente una riduzione del dolore e del bruciore.

In entrambi i casi è importante agire nelle prime fasi in modo da bloccare immediatamente le lesioni.